Kurt Signer
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Comunicato stampa sulla conferenza pubblica dell'Associazione PPP Svizzera del 06.12.2018: |
Come esposto da Cédric Roy, capo della Segreteria di Governo elettronico Svizzera, dal 2016 l’attuazione delle linee guida della Confederazione, dei Cantoni e dei Comuni procede senza intoppi. Nel confronto internazionale, tuttavia, la Svizzera si colloca dietro la media degli Stati europei, in particolare relativamente alla disponibilità dei servizi di base. Quanto può essere dispendiosa l’introduzione di nuovi servizi a livello nazionale è ben illustrato dall’esempio della notifica online del cambiamento di indirizzo invece che allo sportello dell’ufficio controllo abitanti, realizzata dal Canton Zurigo nel 2013. L’elaborazione completamente informatizzata del processo di cambiamento di indirizzo è ora possibile in nove Cantoni. La diffusione all’intero territorio nazionale, che si protrarrà presumibilmente fino al 2020, è in ultima istanza competenza dei Cantoni, ma soprattutto delle città e dei Comuni. Nel caso di eTrasloco si è rivelata la necessità di una stretta collaborazione allo scopo di instaurare servizi interoperabili utilizzabili a livello svizzero.
L’organizzazione eOperations Svizzera, presentata dall’amministratore delegato Daniel Arber, è stata creata nell’ambito di Governo elettronico Svizzera e, dall’inizio di quest’anno, è attiva quale fornitrice di servizi da e per gli enti pubblici. Essa riunisce le esigenze in materia di servizi IT, si occupa degli appalti presso i fornitori e funge da interlocutore per gli enti di diritto pubblico nell’ambito delle domande vertenti sulla gestione delle soluzioni comuni. La società di gestione è stata creata dalla Conferenza svizzera sull’informatica, composta da organizzazioni informatiche delle Amministrazioni pubbliche della Confederazione, dei Cantoni, delle città, dei Comuni e del Principato del Liechtenstein. Fra i suoi azionisti si annoverano oggi anche oltre 30 enti di diritto pubblico. «Sulla via verso la digitalizzazione, intrattenere uno scambio con l’economia privata e utilizzare le esperienze della stessa è una valida scelta da parte dell’Amministrazione», sottolinea Arber. Allo scopo, eOperations cerca il dialogo e lo scambio di esperienze con il mondo economico.
Senza digitalizzazione, la Svizzera perderebbe la sua competitività e la sua prosperità, ha constatato all’inizio del suo intervento Christian Hunziker, direttore di swissICT, l’associazione professionale per utenti, fornitori e specialisti della tecnologia dell’informazione e della comunicazione che annovera il maggior numero di membri. Le basi per la digitalizzazione dell’Amministrazione saranno rafforzate con la Strategia della Confederazione 2020 - 2023, presentata di recente. Dal suo punto di vista è particolarmente importante la linea guida «digital first», con cui si attribuisce la priorità al canale digitale. In futuro, Confederazione, Cantoni e Comuni dovranno mettere a disposizione informazioni e servizi essenzialmente digitali. L’industria, con le sue conoscenze, può sostenere l’Amministrazione in questo processo e, secondo Hunziker, è disposta a collaborare ancora più intensamente nella risoluzione dei problemi, per esempio tramite le sue associazioni professionali.
In realtà, alcuni fattori rendono difficoltosa l’attuazione del Governo elettronico e la digitalizzazione in seno all’Amministrazione della Confederazione, contribuendo così al posizionamento della Svizzera nei ranghi medio-bassi. Christian Burkhalter, partner e presidente del consiglio d’amministrazione della Inneco SA, ha esposto questi fattori sulla base di esempi tratti dalle sue esperienze di progetti in ambito amministrativo. Egli ritiene tuttavia che l’eGovernment Benchmark 2018 della Commissione Europea fornisca, con la sua valutazione, un’immagine della Svizzera troppo negativa, poiché sono stati messi a confronto unicamente otto settori. In molti altri progetti, l’eGovernment e la digitalizzazione sono stati regolarmente attuati con successo. Il Dr. Roland Charrière, direttore supplente e Capo dell’Unità di direzione protezione dei consumatori dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), ha illustrato sulla base di esempi attuali come le banche dati tradizionali sono sostituite da moderne soluzioni di portale. Tuttavia, ha altresì indicato che è assolutamente presente un potenziale di collaborazione fra amministrazione ed economia privata per attuare progetti di eGovernment.
Guido Grütter, sindaco di Münchwilen (TG), presidente dell’associazione Regio Wil, deputato liberale-radicale al Parlamento turgoviese e membro del comitato direttivo dell’Associazione PPP Svizzera, è convinto che serva ben più di una strategia di governo elettronico del Consiglio Federale: a ogni livello statale occorre una cooperazione in materia di pianificazione e gestione del governo elettronico, una sorta di “filo conduttore”. Dal suo punto di vista, non si può prescindere dalla creazione di un’identità elettronica (e-ID), ossia una carta d’identità elettronica per privati e aziende, dalla protezione dei dati personali tramite la Cyber Security, da una modifica dei modelli e dei processi operativi in sostituzione dell’archiviazione elettronica di quelli esistenti, dalle cooperazioni pubblico-privato volte a contenere la forza di mercato di singole aziende informatiche e da un rafforzamento degli investimenti nella formazione in tecnologie dell’informazione e della comunicazione. «Occorrono obiettivi chiari, una leadership efficace e una gestione professionale dei progetti, non mere professioni di fede», ha sostenuto Grütter.
Ulteriori informazioni: Lorenz Bösch, presidente dell’Associazione PPP Svizzera Heinz Gut, direttore dell’Associazione PPP Svizzera |
Tel. 079 426 54 19 |
Link: EU eGovernment-Benchmark-Report
Comunicato stampa (italiano / deutsch / français)
Rapporto Cédric Roy (deutsch)
Rapporto Daniel Arber (deutsch)
Rapporto Christian Hunziker (deutsch)
Rapporto Christian Burkhalter e Roland Charrière (deutsch)
Rapporto Guido Grütter (deutsch)